sabato 28 gennaio 2012

she wil be loved


Arrivo alla fermata del tram ed e´ gia´ notte. Di solito con questo freddo, mi ritiro nel mio giubotto, come un orso in ibernazione. Questa volta e´ gia´ buio. Sono contenta perche´ non mi tocchera´´ vedere l´enorme ceneritore sul Danubio.
Che freddddoo. Mi guardo attorno e vedo tutti con il mento abbassato per proteggersi dal vento. Le persone che provengono da sinistra invece, hanno lo sguardo bello alto e guardano incuriositi una coppia. Non riesco a distinguere bene le figure. Sembra un uomo in carozzina ed una ragazza molto giovane. Ok. Vedere un uomo in carozzella non desta piu´ ormai curiosita´. Mi avvicino.

Non avrei immaginato che ad una sconosciuta fermata del tram, in una fredda giornata dì inverno, ci potesse essere tanta luce. L' uomo in carrozzella era molto anziano e probabilmente aveva il gesso ad una gamba. Aveva una giacca enorme addosso, ed un' altra giacca gli copriva le gambe. La ragazza accanto probabilmente era sua nipote e gli parlava cercando di farlo ridere.

Così tanto amore per quel vecchietto. Il modo in cui lo curava e gli stava accanto ricoprendolo di amore. E lo sguardo dei passanti, tutti si giravano verso quella "unione" così strana per il mondo moderno.

Di solito un vecchietto, per di piu' malato, viene lasciato in una casa di cura per anziani. E ok. Finita li ! Continuiamo la nostra vita.

Durante il viaggio in tram, tutti sono stati zitti. Fermi ed immobili. Penso stessero pensando la stessa cosa..

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