venerdì 14 settembre 2012

vai a c

Non so perche´ questa storia non riesco a scriverla. Penso che tu non la meriti.
Non voglio ammettere di essermi innamorata dell ultimo cantautore.
Sono arrabbiata semplicemente perche´ e´ arrivato e se n´e´ andato in un soffio di vento. Ci siamo trovati nel buio e non ho potuto dargli un nome, ed un volto alla sua anima. 
Uno sconosciuto che se n´e´ andato prima di potergli dire addio.



Questa storia appartiene ad un tempo antico.

Siamo dei piccoli pianeti nell´ universo. Un mondo troppo vasto da poter affrontare da soli. Pian piano veniamo attirati dalle stelle attorno a noi, ed iniziamo a girare attorno ad esse creando un sistema.
Il sole ci acceca. La sua luce riflette solo su una parte della nostra superficie. Mentre la seconda parte di noi rimane nascosta nell´ ombra. Con il tempo ci dimentichiamo di essere qualcosa in piu´ della luce che si riflette su di noi.
Ma a volte succede qualcosa di straordinario.. Ci sono pianeti che trovato la luce dentro se stesse e si staccano da questo sistema fasullo, diventando comete. Hanno un fuoco dentro. Non hanno bisogno della luce artificiale del sole.
Cosi iniziano il loro viaggio. Quando abbiamo la fortuna che una di esse ci passi accanto queste illuminano quella parte di noi nascosta, quella rimasta al buio, che ci siamo dimenticati di avere.
Il mondo smettete di girare per un po´.. Tutti trattengono per un po´ il fiato.

Quella notte pioveva. Le mani ormai gelide reggevano la lastra grigia dell´ ombrello.Tenevo la testa bassa. Vedevo i miei piedi trascinarsi sul cemento. Il marciapiede ormai lucido, rifletteva le luci dei lampioni e le insegne al neon. E appariva multicolore.
Non sapevo esattamente cosa ci facevo li, cosa avrei fatto per la serata. Cerco qualcosa, ma non so esattamente cosa. Alzo lo sguardo al cielo. Spero abbia smesso di piovviginare. In quel cielo senza stelle, mi ricordo cio´ che stavo cercando. Stavo cercando una cometa.



Ed eccolo che suona. E´ li presente. Il cappello, gli occhiali falsi e spessi, la giacca. Le conversazioni superficiali. Come faccio a dare un nome alla sua persona, un volto alla sua anima? Non riesco a vedere chi e´ realmente.

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